Un viaggio così tanto desiderato e sognato non poteva che rivelarsi un’esperienza indimenticabile sia per Francesca, che mancava dall’Africa da 9 anni,
sia per Lina alla sua prima avventura africana.
Dal 24 aprile al 12 maggio, 18 straordinari giorni di Vita vissuta
che porteremo per sempre nel cuore…
LINA: il mio viaggio in Kenya è durato solo 18 giorni , dal 24 aprile al 12 maggio 2019.
Il tempo non ha molta importanza quando ne assapori ogni istante!
Questo mi è accaduto durante quei 18 giorni; prima della partenza volevo solo vivere una esperienza sognata sin dai miei 14 anni, avevo conosciuto un amico di mio fratello, François, che si recava in Africa in quel 1969.
La vita mi ha portato a dimenticare quel forte desiderio giovanile; ho dato spazio al vivere per me stessa, molte volte egoisticamente fino al compimento dei miei 64 anni; poi, per fortuna, si cambia e ci si domanda: per cosa si è vissuto?
Non c’è fortuna più grande che le opportunità si presentino con l’incontro di Francesca e Vincenzo che parlano dell’Africa; si riaccende il desiderio di una partenza che darà una svolta al modo di vivere , ma soprattutto a conoscere “di persona” la vita in Africa!
TOCCARE CON MANO (e con cuore) è ciò che più ci avvicina all’altro!
Il primo giorno di visita alla missione mi ha spaventata, ero centrata su quel che noi abbiamo qui e ciò che loro non hanno là! Che ingiustizia! Chi ha troppo e chi non ha nulla.
Ma grazie a Francesca, dopo una lunga chiacchierata, ho iniziato a vedere il bello che mi circondava, non solo nei panorami ma anche in tutte le persone che man mano incontravo durante le visite nelle diverse missioni. A loro basta così poco per essere felici!
Ho guardato e amato ogni persona con un cuore nuovo! Non è cosa da poco, assaporare Fede, Amicizia, Altruismo; da noi, occidentali evoluti (o tali ci si crede), dimentichiamo spesso il significato autentico sul valore della VITA; in Africa si scopre un mondo sconosciuto al nostro vivere individualistico, egocentrico, centrato su noi stessi!
Ho visto quanto è stato depredato il loro territorio di tutto ciò che sarebbe bastato a farli vivere degnamente! Era sufficiente aiutarli fraternamente invece di sottrarre loro la terra e ricavarne i frutti destinati ad una ricchezza esportata!
Non starò ad elencare luoghi e nomi ma rivolgo un invito a ogni essere umano: recarsi in Africa può significare un grande cambiamento del nostro modo di vivere, di pensare, di capire!
Una domanda: cosa è davvero essenziale per vivere felici di esistere? LA RISPOSTA L’HO AVUTA DALL’AFRICA!
FRANCESCA: a 15 anni esatti dalla prima volta e dopo quasi 9 anni dall’ultima volta…. riparto per il mio “anno zero”!!! Riparto dall’augurio che, rivelatosi il più azzeccato mi sia mai stato rivolto, ha davvero cambiato la mia Vita…
Sarà la prima volta da mamma, e questo certamente mi farà vedere e percepire tante cose in maniera ancor più profonda. Sarà la prima volta con una consapevolezza diversa, maturata in questi anni di “astinenza”, in cui si è rafforzata l’idea che l’impegno maggiore mi attende al ritorno, perché il mondo non si cambia in missione bensì una volta tornati a casa! Ad accompagnarmi in questa avventura ci sarà Lina, cara amica che dopo aver portato nel cuore per tanti anni il desiderio di conoscere la vera Africa, realizzerà finalmente il suo sogno!
27 Aprile: Nove anni sono tanti ma…. é come se me ne fossi andata via ieri!!! Tre giorni che son qui in Kenya e potrei già scrivere un libro… In primis l’emozione di incontrare e riabbracciare tanti volti amici, di rivedere luoghi mai dimenticati che fanno riaffiorare bellissimi ricordi, l’emozione di rivivere una vita che sento più che mai mia!!! Storie di vecchiette
ospitate nella casa per anziani St. Mary’s Village di Sagana, dove spesso manca l’essenziale ma di certo non manca l‘amore nell’accudirle, ripagato dai sorrisi che elargiscono quando le si va a trovare.
Storie di cene condivise in allegria con vecchi amici come il mitico Baba Godfrey, consigliere generale dei missionari della Consolata! Storie di savana, di acacie, di terra rossa, di un cielo stellato da togliere il fiato con lampi e tuoni in lontananza. Storie di inviti inaspettati ad un matrimonio tradizionale samburu/turkana. Storie di bimbi gravemente disabili capaci di sorriderti per aver donato loro una carezza! Storie di…. Mama Africa!!!
29 Aprile: Ieri ho visto bambini delle scuole primarie impegnati a dare una mano all’Huruma Home di Wamba, centro che accoglie bimbi gravemente disabili…. non ho potuto fare a meno di pensare a
quanto spesso da noi siamo “spaventati” nel far fare un certo genere di esperienze ai nostri figli, a quanta paura abbiamo nel metterli a contatto con il “diverso“…. Dopo ciò che ho visto ieri sono ancora più convinta che se lasciassimo crescere indisturbato l’innato amore verso il prossimo che ci portiamo dentro da bambini…. vivremmo sicuramente in un mondo migliore!
1° Maggio: savana…..
Pomeriggio in compagnia dei bimbi della Fatima Home di Marsabit che, come sempre, ci regalano grandi emozioni…. Non puoi usare le braccia?!? Ti presto le mie!!! Grazie bimbi per le apparentemente “semplici” lezioni di Vita che mi state regalando… ASANTE SANA!
2 Maggio: due vescovi, suore di Madre Teresa, missionari della Consolata, Nirmala Dasi Sisters…. gente che prega per noi ne abbiamo!!! Missionari: persone di cui colpevolmente troppo poco si parla, preferendo stigmatizzare altri esempi negativi all’interno della chiesa…. Il lato bello, il lato pulito, il lato umano…. angeli impegnati in prima linea per aiutare il prossimo in difficoltà, a prescindere dal colore della pelle, a prescindere dal credo religioso, a prescindere da tutto!!! #unavitaperglialtri!
3 Maggio: giornata di acquisti in compagnia di sr Rosily!!! Mais, riso, fagioli, olio…. Un sincero ringraziamento agli amici colleghi di Medic Air per il loro generoso contributo che, come vedete nella lettera di ringraziamento, è servito a comprare tanto cibo per i bimbi disabili della Fatima Home di Marsabit! Tante piccole gocce fanno un oceano….
ASANTE SANA!!! GRAZIE MILLE!!!
4 Maggio: Quattro giorni trascorsi a Marsabit, cittadina nell’estrema parte settentrionale arida del Kenya. Si aspetta la pioggia che non arriva, pioggia da cui dipende la crescita o meno del raccolto…. In queste intense giornate ho attraversato paesaggi meravigliosi, rivisto vecchi amici, fatto tanti incontri, visitato villaggi della tribù Borana, assistito a tante lezioni di Vita, ascoltato tante storie…
Storie come quella di Grace, la donna che ci ha accompagnato a visitare le manyatte (capanne) Borana: diplomata, impiegata nel dispensario (piccolo ambulatorio) della missione, vive in una piccola casa in muratura priva però di elettricità ed acqua corrente, sposata, madre di tre figli. La prima di 12 anni affetta da sordità, l’ultima di 1 anno, il terzo di 4 anni…. morto qualche anno fa dopo due giorni di febbre!!! Una donna istruita, lavoratrice, con una vita “apparentemente” come la nostra ma che invece l’ha già messa e continua a metterla di fronte a durissime sfide che lei affronta con una dignità ed un coraggio ammirevoli.
E poi la storia della piccola Ngisarin, 5 anni, ospite della Fatima Home, affetta da una malformazione ad una gamba, forse congenita o forse causatale durante il parto avvenuto in una manyatta durante il quale le è stato fratturato l’osso… nei prossimi mesi, grazie all’interessamento delle suore Nirmala che l’hanno accolta nella loro missione, verrà operata da ortopedici volontari italiani e potrà iniziare a camminare normalmente.
Infine la storia di Agostino, il driver della missione Fatima Home. Con lui ho fatto una lunga chiacchierata. Padre di due bimbe che vivono con la mamma a 400 km da dove lui lavora e dove lui riesce a tornare per una settimana/dieci giorni ogni 3 mesi! Poco o nulla sapeva del mondo occidentale tanto che mi ha chiesto se anche da noi in Italia ci fossero capanne di fango! Gli ho spiegato, talvolta vergognandomi, un po’ del nostro mondo mostrandogli anche qualche foto… Non dimenticherò mai i suoi occhi sgranati quando gli ho detto che tante, tantissime persone sono insoddisfatte della vita che conducono, vorrebbero di più…. Mi ha detto: noi abbiamo poco, ma quel poco che abbiamo sappiamo apprezzarlo ed è per questo che in Africa si incontrano sempre così tanti sorrisi! Null’altro da aggiungere…
5 Maggio: Una mezz’oretta per raggiungere la chiesa ed assistere alla messa domenicale! In macchina!?!?! Mavalà, a noi piace camminare, anche sotto al sole cocente!!! Disabled children – Providence Home – Ngaremara – Kenya! Buona domenica!
7 Maggio: e poi succede che ti “innamori” di due bimbi, Musa 6 anni e Victor 5 anni, amici per la pelle, accomunati da una sfortunata sventura….
Entrambi nati sani, Musa ha subito l’amputazione di entrambe le gambe e le dita di una mano perché bruciate durante un incendio quando era neonato. A Victor invece una gamba è stata amputata a seguito di uno sparo con cui è stato accidentalmente colpito durante scontri tribali di qualche tempo fa…
Due storie molto tristi certo, ma vedendoli, giocando e scherzando con loro, percependo tutta la loro voglia di vivere, la loro forza, il loro coraggio e il desiderio di essere bimbi come tutti gli altri…. si può trarre il grande insegnamento che nessuna “tragedia” può impedirci di tornare a sorridere alla Vita! Asante sana Musa na Victor, maestri di Vita!
10 Maggio: quasi tempo di preparare i bagagli, ormai pressoché vuoti di beni materiali ma strapieni di ben altre preziose ricchezze che porterò sempre nel cuore!
Asante sana AFRICA!!! Il più grande dono che avessi mai potuto ricevere è stato quello di averti incontrato ed aver fatto miei i tuoi preziosi insegnamenti…. Basta poco per essere felici….. Grazie per avermelo ricordato, grazie per avermi dimostrato ancora una volta che la vera ricchezza non dipende dalle cose che si possiedono ma sta piuttosto nel cuore delle persone, nell’amicizia, nella condivisione, nel confronto, nella diversità…. Asante sana! ❤️
E per finire…. il video del nostro viaggio!