LA PRIMA VOLTA CHE SONO STATO IN AFRICA…
La prima volta che sono stato in Africa, in Kenya per la precisione, era il 1999. L’invito arrivò da don Carlo Rotondo dopo un anno e mezzo di scambi epistolari.
Ricordo ancora la sensazione di stupore uscendo dall’aereo che mi aveva catapultato da Milano direttamente a Nairobi, stupore che continuò per molti e molti giorni ancora: don Carlo aveva volutamente evitato di svelarmi in modo pieno ciò che avrei visto e trovato, voleva che fossero i miei occhi a scoprire piano piano quel mondo. E mai decisione fu più indovinata di quella!
Ciò che vidi lì è diventata la base del mio mal d’Africa e della mia vita. Certo, dovevo ancora farmi le ossa, ma negli anni ho provveduto visitando il Kenya tante altre volte.
Ma il terzo viaggio è stato forse il più importante. Nel 2004 non ero più lì per trascorrervi un breve periodo, ero lì per restare.
E così il Rural Training Centre con l’incredibile figura di Giuseppe prima e la Tumaini Children’s Home poi erano diventate la mia casa e Nanyuki era diventata la mia città. I bambini della Tumaini erano la mia famiglia e i miei amici erano gli studenti dell’Inoro High School e i ragazzi che praticavano sport nel Social Community Hall di Majengo.
Tra tutte queste persone spiccava John Muriithi, amico fidato. Insieme abbiamo lavorato tanto per i giovani della città. E più stavo a Majengo e con le persone che ci abitavano, tanto più mi affezionavo a quella parte della città. Majengo, e così pure Likii, vengono definite baraccopoli, slum, ma per me sono state sempre quelle la vera città di Nanyuki, la Vita era lì, ed era da lì che la Vita usciva per recarsi nella strada principale di Nanyuki con le sue tante attività commerciali per lavorare e guadagnarsi da vivere.
Ed è strano, perché quelle zone sono sconsigliate ai turisti, che rimangono nei pressi dei negozi nella strada principale …senza in realtà non vedere nulla di Nanyuki.
E ora con la FOSH Kenya e con la You.Re.P. è lì che continuo ad operare per dare un futuro ai giovani della città (progetto Renascence).